lunedì 10 novembre 2014

La cronistoria di un LinuxDay, il nostro.

....gli Amici di Lubit crescono; gli incontri sono settimanali: stasera a casa di uno, la prossima volta a casa di un altro, l’importante è vedersi! Ci si muove su due binari paralelli: la formazione e la progettualità. A settembre 2014 si fa il punto della situazione. Occorre aprirsi, far capire chi siamo, cosa promuoviamo e come intendiamo farlo; ovviamente bisogna partire dal nostro territorio. L’occasione non si fa attendere.
Il 25 ottobre è il Linux Day. Aderiscono già da qualche anno altre realtà calabresi, ma in un paesino della nostra provincia non è stato mai organizzato; all’unanimità decidiamo di provarci. Da quel momento si attiva un qualcosa che non avevamo ancora sperimentato; l’organizzazione dell’evento diventa l’occasione per misurare noi stessi, le nostre capacità individuali ma anche di fare gruppo; di agire in sinergia per la riuscita della manifestazione. Luigi, il presidente, pensa agli argomenti da trattare, Antonella si occupa della sede e del coinvolgimento dell’amministrazione comunale, Massimo Testa si occupa della locandina, Massimo Tripicchio si occupa delle stampe, Rino si occupa di organizzare e gestire il coffee break, Elio di effettuare dimostrazioni pratiche dell’installazione di Lubit. A relazionare saranno oltre a Luigi Iannoccaro e Massimo Testa, Andrea, Luigi Lembo, Pasquale, Eugenio. Antonella curerà la presentazione dei vari interventi. Anna, la moglie di Elio, e la mamma di Luigi Lembo, si occuperanno dei dolci.
Ci poniamo un obiettivo alla nostra portata: vogliamo incuriosire la gente. Cos’è il software libero? Cos’è Linux? Cos’è Lubit? Come si puo’ sostenere il nostro progetto? La prima risposta positiva la troviamo nell’amministrazione comunale di San Marco Argentano. Il sindaco ed i suoi collaboratori sono i primi ad incuriosirsi ed a sostenerci nell’iniziativa. Ci mettono a disposizione la sala consiliare e relative attrezzature; il Linux Day 2014 a San Marco Argentano avrà il patrocinio del nostro comune.

Il 25 è arrivato; è sabato. Molti si godono il meritato riposo dopo il tran tran settimanale. Nel primo pomeriggio ci ritroviamo come d’accordo davanti all’ingresso del Municipio. All’inizio ci sono Luigi, Massimo e l’addetto che si occupa dell’apertura e chiusura dei locali. Pian piano arrivano tutti gli altri. Ogni tanto qualcuno dice : verrà la gente? Nel frattempo allestiamo la sala.............

Alle 16 ci raggiunge anche il sindaco..........si parte. Notiamo subito la presenza di molti ragazzi; alcuni si sono fatti accompagnare dai genitori, vengono da paesi vicini. Ci sono studenti di scuole superiori ma anche ragazzi piu’ grandi, universitari. Ci sono persone che operano nei piu’ svariati settori, che usano Linux e/o software libero. Qualcuno che usa già da un pò Lubit. Tutti restano dall’inizio alla fine. Non vediamo facce annoiate o momenti in cui la sala si svuota; chi è li è interessato, ed è li perché vuole saperne di piu’. Durante il coffee break approfittiamo per socializzare, scambiarci contatti e confrontarci sulle reciproche esigenze di utilizzo di software libero.
 Tutto va per il meglio. Ci salutiamo con la consapevolezza di esserci arricchiti. Nell’elenco delle località nelle quali si è svolto il Linux Day 2014 figura anche San Marco Argentano. Crediamo che sia iniziato qualcosa. Crediamo che il nostro territorio possa esprimere risorse valide per intraprendere nuovi percorsi, nuovi modelli di sviluppo dove l’open source diventi un’opportunità concreta e piu’ confacente al nostro “ecosistema” economico. Chiunque voglia dare un apporto e’ il benvenuto.

Autore dell'articolo: Andrea Avolio

Era il 31 maggio 2014...

Il 31 maggio 2014 è nata l'associazione "Gli amici di Lubit", e questa è la cronaca di quel giorno, iniziato di buon'ora, quando Luigi Iannoccaro, Massimo Testa e Luigi Lembo sono partiti, destinazione l'Agenzia delle Entrate di Cosenza, per provvedere alle pratiche di registrazione.

Giunti sul posto, un ostacolo imprevisto si profilava all'orizzonte: il dispenser dei numeri non funzionava, e al di là del bancone un dipendente armato di carta e penna registrava, in rigoroso ordine di arrivo, i nomi degli utenti, assicurando che ognuno sarebbe stato chiamato a voce una volta giunto il proprio turno. Cinque, dieci minuti di attesa ma non accadeva niente.

Nessuno veniva chiamato, le persone aumentavano e si muovevavano in qua e in là in cerca di informazioni. A quel punto Luigi Lembo, dall'alto della sua esperienza, senza attendere oltre, scavalcava abilmente una porta, e seguito dalla sua piccola truppa si presentava al front-office senza essere stato chiamato.

Moduli, domande, risposte, qualche perplessità e poi firme (tante) e avanti, verso il successivo sportello, dove altri moduli e firme attendevano. E poi via, veloci come il vento in cerca di una banca o di un ufficio postale, in mano un F23 da portare indietro quietanzato. Ufficio postale, pensionati, giovani, un cane al guinzaglio, una guardia giurata, casalinghe, sole a picco, sudore, una coda, prodotti postali, vociare indistinto... Pagamento, quietanza e poi di nuovo alle Entrate, correndo, perchè "alle 12.30 chiude e come si fa a tornare domani?" Ecco, ci siamo, ma... un momento, quei due tipi strani chi sono? Che ci fanno là dietro, nascosti per metà dalle reti antipiccione, che ci fanno sulle scale di emergenza? "Signor vigilante, guardi che ci sono due signori che cercano di tagliare le reti per uscire fuori" Persi, come persi? Ah, colpa delle indicazioni sbagliate. Ma non possono uscire perchè l'uscita di emergenza è bloccata! Ah, non avrebbero dovuto essere da quella parte! Va beh, la registrazione è fatta, l'Associazione è nata, si è fatto tardi, lasciamo stare che è tempo di pranzo! Dai, che si mangia!

E a sera, sarebbe potuto mancare la festa? E che festa!
L'Agriturismo "Il Feudo", a San Marco Argentano (una azienda nata dalla ristrutturazione di una vecchia stalla e di un  fienile, arredata con mobili e oggetti d'altri tempi), accoglie il gruppo.


Tanti animali di fattoria, tra cui un paio di cavalli chiusi nel proprio recinto, che Antonella giudicava troppo magri. Così, afferrato un forcone, attaccava una balla di fieno e si prodigava a sfamarli. Lo stalliere chissà cosa avrà pensato al mattino, trovando una balla disfatta, un forcone a terra, e due cavalli con l'aria pasciuta...



E per noi tutti, una cena a base di piatti della tradizione locale, talmente squisiti da leccarsi i baffi.


Buon cibo, ottimo bere, ma soprattutto una serata sotto il segno della gioia, dell'affratellamento e dell'amicizia. E per finire una meravigliosa torta a forma di tappo, al gusto di cioccolato e crema.



Per l'occasione si sono ritrovati a tavola tutti e nove i soci fondatori dell'Associazione



e ospiti graditissimi della festa i cari amici dell'Hacklab di Cosenza.



Altre foto...




Presente anche Marisa Callisto, in rappresentanza della Associazione amica Paesaggiando, di cui è presidente.



E per concludere, tutti da Dolce Napoleone per un cornetto e un caffè. ;)

Autore dell'articolo: Massimo Testa